SaporItalia: gli Etruschi e i carciofi

Apr 28, 2016 | Saporitalia

Benvenuti a Viterbo la bellissima “Città dei Papi”, da qui partiremo per scoprire una parte dell’Alto Lazio. Visiteremo la celebre villa Lante a Bagnaia, la necropoli di Tarquinia, costeggeremo il mar Tirreno, giungendo a Santa Severa. Termineremo il nostro viaggio a Cerveteri, famosa per i suoi siti UNESCO. Parleremo quindi di medioevo ed Etruschi, ma soprattutto di un prodotto principe delle tavole dell’alto Lazio: i carciofi romaneschi. 3.1

Lo splendido palazzo dei Papi, con i suoi eleganti sette archi di colonne binate è sicuramente il simbolo della città di Viterbo. Infatti in questa città si rifugiò il papa per 25 anni nel XIII secolo, a causa di una crescente ostilità del popolo romano nei sui confronti. E proprio grazie al papa Alessandro IV e al suo “soggiorno” nella città, Viterbo diventò una splendida e raffinata città medievale. 3.2Intorno la cattedrale dedicata a San Lorenzo si estende il quartiere medievale di San Pellegrino, in cui si aprono deliziose e particolari piazzette come quella intitolata alla “morte”. La città di Viterbo è famosa per un’altra grande attrazione: la macchina di Santa Rosa. In occasione della processione per i festeggiamenti della Santa Patrona, viene portata sulle spalle di 100 uomini una colossale torre, realizzata con diversi materiali, pesante anche fino a 5 tonnellate e alta 30 metri. Grandiosa. Inserita nell’elenco dei beni immateriali dell’Unesco. Il 3 settembre, la data per vedere questa meraviglia creata dalla fantasia di grandi artisti. Altre sorprese ci riservano i dintorni di questa elegante città. 3.3Ad esempio, sapevate che esistono delle terme di acqua sorgiva bollente e sulfurea? Quest’acqua portentosa, nominata e nota anche a Dante Alighieri è conosciuta col nome di Bullicame, perché quando esce ha una temperatura di 58 gradi e bolle. Diciamo che il sottosuolo della zona è molto “caldo e movimentato”. È un grande piacere rilassarsi dentro le pozze naturali (e gratuite) nella campagna etrusca di Viterbo, ma per i più esigenti esistono le prestigiose “Terme dei Papi”. Lungo la via Francigena, visitiamo un altro luogo incantato: la cinquecentesca villa Lante a Bagnaia. Qui esistono dei giardini all’italiana realizzati nel ‘500 dal Vignola con labirinti di bosso e giochi d’acqua. 3.4Nel 2011 il parco di questa villa è stato dichiarato il “Parco più bello d’Italia”. È una visita da non perdere assolutamente per vedere un esempio di giardino “manierista”. Tuttavia la storia di questa zona non si limita solo al rinascimento o al medioevo ma arriva nella notte dei tempi. Come non parlare degli Etruschi e dei loro misteri? Allora immergiamoci nelle misteriosa Tarquinia. Le necropoli di Tarquinia sono famose in tutto il mondo per la varietà di affreschi presenti nelle tombe a tumulo.3.5 I colori sono talmente vivi e realistici che si fa fatica pensare che sono stati realizzati ben 2700 anni fa, come la straordinaria tomba dei leopardi. Da visitare anche il centro storico medievale e il museo ricco di capolavori etruschi. Da questa cittadina già si sente la brezza leggera del mar Tirreno. Infatti prendiamo la strada consolare “Aurelia” e ci dirigiamo verso sud e verso la Capitale. Lasciando Civitavecchia e il suo grande porto pieno di lussuose navi da crociera, superata Santa Marinella, il paesaggio diventa dolce e profumato di fiori e di estate. Giungiamo a Santa Severa, l’antica Pyrgi, dove sulla spiaggia troneggia il poderoso castello. 3.6Forse appartenuto ai Templari, ma sicuramente all’Ordine del Santo Spirito, è stato di recente restaurato e aperto al pubblico. Il castello è stato costruito sulle rovine del più importante porto etrusco del mondo antico. Giungiamo quindi nell’ultima tappa del nostro viaggio, a Cerveteri. Anche questa fu un’importante città etrusca fondata quasi 3000 anni fa. Oggi custodisce una preziosa necropoli, tra le più importanti del mondo antico. Insieme a quella di Tarquinia sono patrimonio dell’Unesco. 3.7Questa si estendeva per circa 400 ettari e custodiva migliaia di sepolture a tumulo, la più famosa delle quali è quella denominata “dei rilievi”. In questa terra così ricca di storia, di profumo di mare, di aria proveniente dagli appennini, ma anche di acque sulfuree cresce rigoglioso il Carciofo Romanesco. Ogni anno a Cerveteri e a Ladispoli, siamo in provincia di Roma, si svolgono importanti sagre dedicate a questo delizioso ortaggio, un vero toccasana terapeutico per il fegato.3.9 Sapevate che l’antico nome del carciofo è Cynara, dal nome di una ragazza sedotta da Giove? Andiamo adesso in cucina e vediamo Mauro cosa ha in mente di prepararci, con questo famoso e gustoso “re carciofo”.

Si Francesco, eccomi pronto in cucina con una nuova ricetta. I carciofi sono la mia passione, li adoro in tutte le salse e vesti. Mi piacciono gratinati, fritti, al forno, ripieni e come base per primi piatti. Infatti, oggi è proprio un primo piatto che vado a proporvi. Ispirato dal percorso di Francesco tra monti e mare, ho pensato: perché non unire il carciofo con gli scampi? Vi assicuro che il risultato è davvero notevole. Vi va di provarlo insieme a noi? Dai, forza, indossate in grembiule e partiamo.

image3(2)

Ingredienti per 2 persone:

  • 200gr di bucatini
  • 3 carciofi romaneschi
  • 12 scampi
  • 8-10 pomodorini di stagione
  • 1 spicchio di aglio
  • olio EVO q.b.
  • sale q.b.
  • pepe q.b.
  • 1 limone

image1(2)Procedimento:

Lavate e mondate i carciofi. Una volta puliti eliminate le punte e passateli con mezzo limone per evitare che si anneriscano. Poneteli in una coppa piena d’acqua e succo di un limone. Lavate i pomodorini e tagliateli a metà. Pulite gli scampi, privateli della testa e del carapace. Lasciate un paio di scampi interi per la coreografia del piatto. Prendete i carciofi, tagliateli a metà, e ancora a fettine sottili. Rosolate uno spiccio d’aglio, aggiungete i carciofi e cuocere a fuoco medio. Durante la cottura, se necessario, aggiungete un po’ di acqua calda in modo che i carciofi si cuociano prima e senza seccarsi troppo. Unite i pomodorini e continuate a cuocere a fuoco medio. Regolate con sale e pepe. Quando i carciofi sono quasi cotti, aggiungete gli scampi. Cuocere per 5-10 min. Lessate i bucatini in abbondante acqua salata. Scolate i bucatini e saltateli in padella con il sughetto di carciofi e scampi. Disponete i bucatini nei piatti e se desiderato aggiungete del pepe macinato di fresco. Buon appetito. Francesco, il piatto è in tavola. Noi mangiamo, e voi?

carciofi